Maratona di Padova, 17 aprile 2016

 

Partenza maratona Gaffo27 Ottobre 1996 la mia prima maratona.
Per correre una maratona ci vogliono allenamenti, sacrifici, passione e un bel po’ di incoscienza.
Ho aggiunto un amore assoluto per la corsa tanto da averne fatto anche un lavoro.
Oggi ho terminato la mia ventunesima maratona, ufficialmente l’ultima.
Padova 17 aprile 2016, maratona di Sant’Antonio a Padova

Il cambio di percorso mi aveva spinto a iscrivermi sopratutto per dare riconoscimento a quanti si erano prodigati affinché questo cambio avvenisse.
La mia maratona l’avevo immaginata cosi, una festa con tante persone conosciute, con tanti amici e con il mio pazzo gruppo colorato d’azzurro che mi chiama coach, a farmi da scorta.

Fin da subito, avevo capito che avrei usato una parte di fiato per invitare ad andare più’ piano i miei “allievi“. Al ristoro del 26 km. (insisto 26 km) perdo la mia ultima compagna di viaggio, procedo attraverso Abano Terme dove steso a tera, protetto da un telo si intravede una persona…
A Giarre i crampi cominciano a farsi sentire, procedo con grande difficoltà camminando, imprecando e corricchiando.

Addio sogni di gloria, addio tempi di una volta, il pensiero di quell’uomo steso a terra non mi abbandona, le gambe sono macigni che trascino fino all’ingresso del centro storico, i crampi oramai si sono impadroniti di tutti i miei muscoli, il caldo fa la sua sporca parte a togliermi energia.

tifoPadova è bellissima, la gente, gli amici, sono arrampicati dappertutto, ognuno fa la sua parte per spingermi ma le mie gambe non ne possono più’, barcolla ma non mollo dice un proverbio, scambio un bacio con chi mi vuole bene, manca un solo chilometro.

Decido che la sofferenza che sto provando sarà l’anestetico contro ogni possibile nuova tentazione futura di maratoneta.
Poco prima della basilica del Santo mi sorpassa Claudia, la mia allieva ed è come se le lasciassi finalmente il testimone.
Sorridendo e chiacchierando arrivavo al traguardo dove erano radunati tutti i miei “allievi”,  insieme abbiamo aspettato quelli che dovevano ancora arrivare.
Gli abbracci che ci siamo scambiati hanno suggellato la nostra amicizia, questa è la nostra splendida vittoria.

PS. Mai dimenticare il detto la maratona inizia al trentesimo chilometro, è li che inizia la sofferenza!

Flavio G.

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